Ieri, sabato 5 novembre, ha aperto in piazza Duomo 20 a Milano la bottega Lush più grande d’Italia. Il negozio si sviluppa su una superficie di 200 mq ed è stato arredato ispirandosi al design del negozio di Oxford Street a Londra.
Questa inaugurazione ricade nell’anno del 18° anniversario di Lush in Italia e questo nuovo store si fa portavoce dello spirito innovativo e creativo che caratterizza il brand inglese.
Lush Milano Duomo presenta delle innovazioni rispetto alle altre botteghe. Vi è un’intera area dedicata alla skincare, separata dal resto del negozio, che si trasforma in un’oasi di relax. A questo scopo nella lounge viene anche diffusa della musica.
Nello store è presente anche L’Hair Lab, un nuovo spazio dove il cliente potrà provare i trattamenti di haircare direttamente in negozio.
Tutti gli arredi sono stati realizzati a mano utilizzando legno di recupero proveniente da vecchi fienili della Brianza. Il tutto nel pieno rispetto dell’ambiente che è uno dei principali obbiettivi di Lush. Caratteristica, rispetto alle altre botteghe, è la presenza di 12 lavandini che permettono ai clienti di provare con mano tutti i prodotti presenti in negozio.
Ripercorriamo insieme la storia di Lush
1995
Nel maggio del 1995 Lush viene fondata da 6 esperti di cosmesi naturale Mo Constantine, Mark Constantine, Rowena Bird, Helen Ambrosen, Liz Bennett and Paul Greeves. Viene aperto il primo negozio Lush a Poole, nel Dorset inglese.
1998
Il 5 novembre 1998 Lush approda in Italia e apre il primo negozio nella centralissima Brera a Milano, in via Fiori Chiari.
1999
Nel novembre 1999 si inizia ad ampliare la rete di negozi sul territorio italiano con l’apertura del primo store a Venezia. L’anno successivo è il turno della capitale con l’apertura del primo dei quattro negozi romani.
2006
Lush si aggiudica il premio RSPCA Good Business e il premio PETA Traiblazer per la propria etica e per il lavoro a sostegno dei diritti degli animali.
2007
Lush introduce la crema mani e corpo Charity Pot. L’intero ricavato della vendita di questa crema (tolta l’IVA che va allo Stato) viene devoluto ad associazioni che lottano per la difesa delle persone, degli animali e dell’ambiente. Nel solo 2015 sono stati raccolti £4,3 milioni a livello globale, €170.000 a livello italiano.
2009
A maggio 2009 apre la prima Lush Spa a Londra, nella centralissima Kings Road.
A giugno Lush è una delle prime aziende di cosmesi ad essere premiata dalla Fairtrade Foundation Certification per un ingrediente (il burro di cacao utilizzato nella crema A Piede Libero). È la prima volta che la Fondazione include una categoria dedicata a prodotti cosmetici.
A novembre 2009 viene lanciata la campagna “Tutti nudi” per sensibilizzare i clienti sull’uso del packaging e valorizzare la propria offerta di prodotti innovativi solidi e nudi. Indossando solo un grembiule i commessi di alcuni negozi Lush distribuiscono volantini con informazioni relative al devastante impatto ambientale dei prodotti confezionati con eccessivo packaging.
2010
Lush crea il Sustainable Lush Fund (SLush Fund) per andare oltre al semplice acquisto di ingredienti equosolidali sviluppando collaborazioni e supportando concretamente le comunità locali che producono gli ingredienti per i prodotti Lush.
A dicembre 2010 Mark e Mo Constantine vengono riconosciuti con il titolo OBE dall’Ordine dell’Impero Britannico per il loro lavoro nell’industria della cosmesi.
2011
Viene promossa una campagna europea per le Tar Sands, per fermare lo sfruttamento delle sabbie bituminose canadesi. Lush supporta la campagna attraverso la vendita di Oro Nero, un gel doccia ad edizione limitata, il cui ricavato, meno l’IVA, viene devoluto all’organizzazione non profit IEN – Indigenous Environmental Network, un collettivo di popoli indigeni che lavora per proteggere l’ambiente.
2012
Ad aprile viene promossa la campagna “Lotta dura ai test sugli animali”. Si allea a Human Society International per supportare la campagna Fighting Animal Testing; organizza una dimostrazione live di sperimentazione sugli umani nella vetrina del negozio di Regent Street a Londra. Questo per dimostrare quanto crudeli e arcaici siano i metodi di sperimentazione animale.
Nel novembre 2012 viene lanciato FUN, un prodotto multi-funzione e modellabile per corpo e capelli. Per la vendita di ogni barra di FUN, Lush devolve 15 cent al FunD per aiutare progetti a sostegno dei bambini colpiti dal terremoto in Giappone nel 2011, dallo tsunami e dai disastri nucleari.
2013
Lush entra nel GUINNESS WORLD RECORDS™ per il “maggior numero di impronte di baci raccolte in 12 ore consecutive”.
La stilista Vivienne Weswood collabora con Lush disegnando il furoshiki Climate in cotone 100% organico e in edizione limitata; il furoshiki è venduto in tutti i negozi Lush nel mondo e il ricavato è devoluto a Climate Revolution
2014
A febbraio Lush sostiene l’associazione All Out a supporto di una campagna per i diritti LGBT prima delle Olimpiadi 2014 a Sochi. Il triangolo rosa #SignOfLove ottiene sui social una reach di 7.1 milioni; migliaia di petizioni sono consegnate alle Ambasciate russe nel mondo il giorno di San Valentino.
Viene promossa la campagna “Chi fa piangere le Sirene?” per fermare l’uso di microparticelle di plastica – chiamate lacrime di sirene – nei cosmetici. Queste microparticelle sono dannose per fauna e flora marina poiché sfuggono al trattamento delle acque sporche. Diventano, così, inquinamento per fiumi e mari e mangime tossico per tartarughe, pesci e delfini.
A marzo apre la Lush Kitchen, un laboratorio innovativo. Qui si producono quotidianamente piccole quantità di prodotti in edizione limitata disponibili esclusivamente per la vendita on-line.
Venogno venduti a livello globale 3.4 milioni di confetti di shampoo solidi. Ogni confetto di shampoo solido permette di salvare dalla discarica 3 flaconi di shampoo liquido.
Ad agosto 2014 Lush Italia unisce le proprie forze a Gaia e Amici della Terra Lombardia per organizzare la campagna di sensibilizzazione “Basta ai sacchetti di plastica”. Obiettivo: fermare l’uso dei sacchetti in polietilene non biodegradabili derivanti dalla lavorazione del petrolio. Lush utilizza in tutti i propri negozi sacchetti in carta 100% riciclata e riciclabili.
2015
Apre il flaghsip store più grande al mondo ad Oxford Street a Londra, emblema dell’innovazione del brand. Per l’occasione vengono presentati oltre 200 nuovi prodotti in esclusiva.
Nel giugno 2015 viene lanciata la campagna globale “Gay Is Ok” in collaborazione con All Out. 825 negozi Lush in tutto il mondo chiedono ai propri clienti di rispondere alla domanda “E se il tuo amore fosse illegale?”. I clienti sono stati incoraggiati a postare sui social un selfie con Amore, il sapone dorato simbolo della campagna e l’hashtag #GayIsOk. Grazie alla campagna viene creato il Love Fund, un fondo d £250.000 a favore di associazioni LGBT nel mondo. La campagna genera la più grande interazione sui social media sul tema con una reach di 30 milioni
2016
Lush promuove in Italia la campagna “Svegliati Italia” con CondividiLove per supportare l’approvazione della legge sulle Unioni Civili in Italia. Il 23 gennaio migliaia di persone hanno riempito oltre 100 piazze italiane con i loro messaggi d’amore.
Il 5 novembre Lush apre in Piazza Duomo a Milano il negozio Lush più grande d’Italia.
Vi piacerebbe avere una bottega Lush in tutte le città? Potete sempre sbizzarrirvi con lo shopping online!
2 Commenti
Meira
6 Novembre 2016 at 18:05Woooow questo negozio dev’essere davvero stupendo! Io con Lush ho un odio-amore, ho provato più che altro campioncini e non sempre i loro prodotti mi hanno convinta… quando entro in un negozio Lush vorrei curiosare, annusare e spalmarmi tutto indisturbata, ma ogni volta le commesse non mi lasciano libera di girare D: so che è il loro lavoro, ma io mi sento un po’ a disagio… però una cosa è certa: amo le loro polverine illuminanti e profumose! *-*
Federica
14 Novembre 2016 at 12:57Ti capisco, anche io mi sento in difficoltà quanto trovo commessi troppo invadenti. Io amo quasi tutto di Lush, ogni volta che entro in negozio è difficile resistere!