Mi chiedo spesso a quante di noi capiti. Quante donne passano momenti in cui devono decidere se restare o lasciare tutto. Se cambiare vita.
Attraversiamo. Decidiamo di scegliere da che parte andare e partiamo per il nostro personale viaggio, convinte che quella sia l’unica strada che vogliamo davvero percorrere. Quella che porta nel profondo di noi stesse.
L’autrice di Mangia Prega Ama lo ha fatto davvero. Di fronte ad un momento doloroso della propria vita decide di lasciare il mondo in cui era immersa e che le impediva di respirare, di sentirsi viva e di partire per un viaggio lungo un anno. Alla ricerca di sé. Ma sopratutto alla ricerca di un equilibrio che possa farla sentire come deve. Come spera.
Il libro è molto di più di un racconto di viaggio. E’ la scoperta di noi stesse, perché ogni parola è capace di toccare il cuore del lettore e stimolare la propria intima riflessione. Prima l’Italia, nella quale noi ci riconosciamo così bene, fagocitati da parole, musica, cibo, profumi, sapori, amore sperato. Un Paese da cui traspare la fase di opulenza della vita, la fase di caos bello, quello in cui ci sentiamo invadere da una strana sensazione di frizzante, come quando a quindici anni sentiamo le farfalle nello stomaco per il nostro compagno di classe, o per uno “più grande”. Quel sentimento di bellezza e invincibilità, che ti sprona a correre nella vita, a mangiare il tempo, divorandolo attimo dopo attimo in un solo unico impeto di passione.
Poi arriva l’India, il silenzio, la ricerca, le domande di senso, i perché della vita. La Gilbert si immerge in questa nuvola che ovatta il mondo attorno a lei, lascia che il suo corpo a fatica si abitui alla castità, non solo sessuale ma della pancia. Lascia pian piano che la mente disordinata che l’aveva condotta lì si dia pace e ritrovi la via per impadronirsi di un corpo stanco, logorato, affaticato dal troppo correre. La sensazione iniziale è quella che sentiamo dopo una lunga corsa: le gambe stanche, pesanti, la testa che rimbomba e non si vuole proprio abituare al fatto di doversi fermare, di non poter più dire nulla, perché ogni parola servirebbe solo a peggiorare la situazione. Lo smarrimento iniziale si trasforma pian piano in stupore di fronte ad una vita da scoprire, una vita interiore, dove le domande trovano finalmente la loro risposta. Quasi non si accorge che il silenzio ha pervaso tanto la sua anima da non farle sentire la necessità di ripartire, ma la promessa è promessa, deve andare a Bali, alla ricerca dell’equilibrio. E come funambola impaurita, si tuffa nell’isola indonesiana convinta di bastare a se stessa, convinta che nulla potrà di nuovo scalfirla. La parte finale è forse la più bella, senza di essa non ci sarebbe stato compimento, la ricerca non avrebbe avuto il suo lieto fine e il libro, forse, non sarebbe sembrato quanto di più vicino ad una fiaba potessimo sperare.
Titolo: Mangia Prega Ama
Autore: Elizabeth Gilbert
Genere: Romanzo autobiografico
Casa Editrice: Rizzoli
Prezzo: 10 euro
Detto tra noi … leggetelo in riva alla spiaggia o sul divano di casa, concedetevi prima qualche lungo minuto di silenzio poi, aprite il libro e tuffatevici dentro. Non vorrete più lasciarlo, saprete esattamente dove trovarlo nella libreria e, a volte, quando la vita lo richiede, andrete ad aprirne qualche pagina per ricominciare.
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